Questo detto è molto frainteso poiché nel tempo ne è stato modificato il senso e la parola donna ad oggi viene intesa come “moglie”. O nel qual caso si riferisca ad una donna viene modificato con “marito”. Vedremo che il senso originale del detto è completamente diverso ma la verità vi stupirà.
Il detto è di origine araba, per l'esattezza musulmana.
Il detto parte dalla sunnah musulmana ed è stato trasmesso da Albukhary e narra di un uomo che andò da Muhammad e gli chiese:<<O messaggero di Dio, con chi dovrei essere leale (avere rispetto) e buono?>> ed egli rispose << Tua madre>>, l'uomo chese di nuovo <<E poi?>> Muhammad rispose di nuovo <<Tua madre>>, l'uomo cheise di nuovo <<E poi?>> e Muhammad rispose di nuovo <<Tua madre>>, di nuovo l'uomo l'interrogò e Muhammad disse <<Tuo padre>> (questa è la traduzione letterale dell'avv. Pasquini, ho scelto questa perché è quella che si avvicina di più per la traduzione delle parole).
Come si può notare l'importanza che viene data alla madre è al primo posto, questo perché in molte religioni la madre porta in grembo il figlio, lo partorisce, lo allatta, lo porta in braccio, lo educa con uno forzo notevole che non è al pari di nessun altro solo al quarto posto viene il padre e non sono menzionati “marito o moglie” che sono sicuramente al di sotto del 4° posto.
In questo detto si denota il rispetto che il figlio deve a sua madre e a suo padre prima di tutti gli altri e sicuramente si evidenzia che è la madre la principale artefice di ciò che sarà il proprio figlio (con le dovute eccezioni per i casi rari).
Quindi si può ben capire che la donna a cui si riferisce il detto è la madre e non la moglie.
Il detto è arrivato ad essere sfalsato in un modo così eclatante dopo la seconda metà del XIX secolo, è stato utilizzato impropriamente su uomini d'affari e soprattutto politici.
Il detto è stato appositamente falsato per “glorificare” eccessivamente uomini che non avrebbero dato l'importanza dovuta ai leccapiedi di turno che avevano necessità di appoggi importanti o da uomini narcisisti che altrimenti non avrebbero potuto vanaglorificarsi delle proprie azioni continuando a ringraziare la moglie per il posto importante ottenuto.
Rashna