Il finanziamento è la dotazione monetaria di cui una azienda viene provvista per operare nel proprio settore.
Abbiamo detto che i finanziamenti possono essere richiesti alle banche o a terzi, in questo caso parleremo di capitale di finanziamento, oppure sarà lo stesso imprenditore ad immettere una certa cifra chiamata capitale di rischio, quando vi è una società si parlerà di capitale netto.
Sia il capitale di credito sia il capitale netto o di rischio viene chiamato capitale finanziario.
Per sapere come è fatto il capitale azienda e necessario conoscere ed accertare:
- come è impiegato;
- da chi proviene
Nel primo caso si parla di impieghi, nel secondo si parla di fonti.
Per poter avere i finanziamenti necessari al proseguimento dell'attività produttiva è necessario calcolare il fabbisogno di finanziamento.
Esso è pari al volume delle operazioni in corso (intendendo il complesso dei costi già sostenuti ma non ancora recuperati con i ricavi).
Abbiamo tre ipotesi di cui parlare.
La prima ipotesi l'abbiamo nel momento in cui tutti i costi sono anticipati in questo caso il fabbisogno di finanziamento sarà uguale alla somma di tutti i costi.
La seconda ipotesi l'abbiamo quando vi sono ricavi anticipati, in questo caso il fabbisogno di finanziamento sarà equivalente alla somma dei costi anticipati sottratti ai ricavi anticipati.
Nella terza ipotesi in cui vi saranno tutti i ricavi anticipati, in questo caso il fabbisogno sarà nullo poichè la somma dei costi sottratti al totale dei ricavi sarà un valore negativo (ovvero positivo poiché i ricavi saranno maggiori dei costi).
Questi casi, però, non sono utilizzabili nella realtà dove costi ed i ricavi si intrecciano ed il fabbisogno è diverso di anno in anno.
Sono possibili due soluzioni: calcolando il fabbisogno senza gli interessi o con gli interessi passivi.
Senza gli interessi il calcolo su tre anni di attività, sarà:
F = finanziamenti Ci = costi d'impianto Cf = Costi di funzionamento L = liquidità R= ricavi
L = R – Cf
indice di numerazione per anno da 0 a 3 ( o n nel caso si prendano in considerazione più anni)
Calcolo del fabbisogno senza interessi :
F0 = Ci
F1 = F0 – L1
F2 = F1 – L2 = F0 (L1 + L2)
F3 = F2 – L3 = F0 – (L1 + L2 + L3)
Se, invece, ci fossero gli interessi il calcolo sarebbe:
i = interesse percepito dai finanziatori
F0 = Ci
F1 = F0 (1 + i) – L1
F2 = F1 (1 + i) – L2
F3 = F2 (1 + i) – L3
E' necessario non solo calcolare esattamente il fabbisogno di finanziamento, ma anche fare in modo che la liquidità non sia inferiore alla reale necessità, questo perchè ne andrebbe dell'equilibrio economico dell'azienda.
E' altrettanto pericoloso avere un esagerato surplus di liquidità se non verrà impiegato, investito in altre attività come la ricerca, per esempio.
Se il patrimonio disponibile è superiore al fabbisogno di finanziamento si parla di stasi finanziaria, mentre nel caso contrario si avrà una punta finanziaria.
Avere un'amministrazione attenta, significa, avere un direttivo capace di comprendere la realtà della propria azienda in modo tale di non avere punte o stasi finanziarie, nel primo caso si evita di non pagare tutti i corrispettivi dovuti, mentre nel secondo caso si evita di pagare compensi ed interessi ai finanziatori per somme parzialmente utilizzate.
Rashna