Così recita l'incipit di una filastrocca italiana sul giorno dell'epifania, il 6 gennaio di ogni anno.
Facciamo un po' di storia sul giorno della befana, esso deriva da epifaneia termine greco che significa apparizione, da qui pifania e poi befania e in ultimo befana.
Ci sono svariate leggende sull'origine della befana e sul fatto che abbia scelto proprio il 6 gennaio giorno in cui i tre re magi portarono i doni a Gesù, ma in questo momento non è importante, non per questo articolo.
La festa è una festa prettamente italiana e racconta di una strega buona ma povera e molto brutta che la notte tra il 5 ed il 6 di gennaio porta i dolci ai bambini buoni ed il carbone a quelli cattivi.
Nella tradizione italiana le streghe sono sempre brutte, nei secoli però la befana rimase tale ma gli auguri si trasformarono in altro.
La befana fu identificata con qualunque donna brutta, nei paesi si facevano dunque gli auguri anche a tutte le anziane, notoriamente brutte e anche alle brutte del paese, principalmente per prenderle in giro, per umiliarle.
Successivamente divennero gli auguri per tutte le mogli e le donne in generale, in fondo ogni donna è una strega diceva il maschio.
Però le donne che prima non avevano un grosso potere nemmeno di parlare, prima soggiogate dai padri poi dai mariti o dai figli maschi, nel secolo XX si ribellarono e gli auguri non furono più permessi.
Ogni anno le donne italiane si fanno gli auguri, ma solo a loro è concesso, nessun uomo può e deve fare gli auguri ad una donna per la befana, questo per una questione molto semplice, le donne si ricordano una volta l'anno come gli uomini le trattano per i restanti 364.
Sono concessi gli auguri religiosi per la festa dei magi che in Italia si festeggia, ma mai in assoluto un uomo può augurare ad una donna “Auguri per la befana” sono sconvenienti, da maschilisti e poco educati, nemmeno i mariti o i figli possono farlo o i padri.
rashna
p.s. Chiedo scusa se evado un po' la pubblicazione oggi era il giorno del phishing, ci sarà settimana prossima...;)