Per arrivare a questo punto però vi sono delle regole per ottenere un prodotto qualitativo.
La prima regola è: essere creativi. La creatività è il sale e la portata principale del prodotto che dovete vendere (indipendentemente dal fatto che sia un prodotto industriale o uno commerciale); se il vostro prodotto è uguale a quello dei vostri concorrenti perderete il 30% di attrattiva. Quindi il prodotto deve avere differenze con gli altri dello stesso tipo, estetiche (se possibile), di manifattura, per i prodotti elettronici tecnologie migliori differenti. Per ciò è necessario aver il miglior personale a disposizione.
La seconda regola è: avere la migliore merce primaria del mercato: se utilizzo bulloni o stoffe di alluminio rispetto all'acciaio il mio prodotto avrà una durata inferiore, se utilizzo il “cotonaccio” rispetto al cotone il mio prodotto potrebbe risultare investibile, per quanto riguarda il terziario la materia prima è riconducibile al mezzo che dà il servizio, può essere un autobus o un'auto o un computer; se utilizzo un autobus malandato, arrugginito, non revisionato con le gomme liscie anziché un autobus in condizioni meccaniche perfette non sto fornendo un servizio qualitativo. La mancanza di materie prime di alta qualità rallenta la produttività del 50% e rende il vostro prodotto meno attrattivo del 20%.
La qualità ha un'altra regola: avere personale competente. Il personale deve saper eseguire il lavoro in modo adeguato. L'esperienza la si paga in modo adeguato, la professionalità anche. Ciò significa che chi non ha esperienza non è produttivo, qualificato e di conseguenza qualitativo?
No, l'esperienza da sola non basta: l'intelligenza, la voglia di imparare, la mobilità intellettuale del saper apprendere in modo veloce qualunque tipo di lavoro, naturalmente i colleghi devono aver voglia di spiegare in modo esaustivo. Se assumete la persona giusta il lavoro procederà veloce e sicuro e sarà altamente qualitativo, indipendentemente dall'esperienza. Se nella vostra azienda vige il rigore dell'invidia, delle meschinerie e degli sgambetti tra colleghi per paura di perdere il lavoro i vostri lavori avranno una qualità dubbia e la produttività sarà come non averla.
Se non ho un prodotto qualitativo la mia azienda non sarà competitiva e nemmeno produttiva.
L'ultima regola della qualità è il controllo:tutto ciò che viene prodotto deve essere controllato in tutti i passaggi lavorativi. Il primo controllo lo fa lo stesso dipendente, successivamente vi è il capo reparto o il capo ufficio, e via di seguito fino alla dirigenza, per le loro competenze, i rischi di errore saranno notevolmente ridotto. I controlli finali sono due: il controllore della qualità (dipendente dell'azienda) e il certificatore della qualità (azienda esterna all'azienda).
Come si è visto la qualità è molto importante per l'azienda ed è anche molto complessa, ma se non si adoperano tutti gli accorgimenti necessari la produttività e la stabilità dell'azienda saranno a rischio.
Rashna