Un empatico è decisamente particolare come persona, non diversa, ma vive più intensamente emozioni che le persone comuni non provano e che quindi hanno difficoltà a comprendere, non solo l'emozione stessa, ma il comportamento stesso dell'empatico, per quanto ci provino. Non so se riuscirò nell'intento, ma vedremo con il tempo, piano piano e con l'aiuto di chi vorrà aiutarmi con i propri commenti, ringraziandovi anticipatamente vi posto qua sotto un breve estratto del comportamento empatico come premessa.
L'empatia deriva dal greco empatheia che significa passione. Filosoficamente significa proiezione dei propri stati d'animo in un oggetto estetico, dove per oggetto estetico si indica un oggetto che agli occhi dell'empatico è di una qualche rilevanza artistica, per esempio un quadro, un libro, o altro; psicologicamente, invece, è la capacità di immedesimarsi in un'altra persona, di riuscire a capire nel profondo il suo stato d'animo in tutte le sue sfumature.
Quindi la persona che è empatica riesce a captare qualsiasi sentimento dei propri interlocutori, non è importante se il proprio interlocutore sia presente o stia scrivendo (lettera cartacea, elettronica, chat) o non stia parlando direttamente con lei, in qualunque caso, la persona empatica riesce a percepire ogni singola emozione di chi sta parlando in quel momento, essa riesce ad immedesimarsi con i propri interlocutori riuscendo a capire i loro stati d'animo in ogni momento, riuscendo a percepire anche le menzogne.
Un empatico riesce a comprendere il punto di vista dell'interlocutore senza farlo proprio, quindi rispettando le idee altrui senza imporre le proprie, riesce ad accettarle astenendosi dal valutarle, dall'approvarle, disapprovarle o correggerle, per comprendere effettivamente l'interlocutore l'empatico deve sospendere qualunque tipo di giudizio morale, illustra la situazione in modo oggettivo in modo che l'interlocutore possa giungere ad una propria soluzione morale che si adatti al proprio modo di vivere.
Detto questo, i rapporti empatici non si sviluppano con il tempo o compaiono ad una certa età, si nasce empatici o possiamo dire che si è predisposti con una forte sensibilità, non tutti quindi possono essere empatici; non possono essere biunivoci se non sono rapporti tra un empatico ed un altro empatico, altrimenti c'è solo un empatico con altre persone, lui può capire ciò che provano gli altri, ma nessun altro può capire lui veramente.
Non esiste una vera e propria manifestazione come se fosse una visione, ma la comprensione dei sentimenti altrui si manifesta ogni volta che qualcuno parla, il difficile per una persona empatica è riuscire a capire i sentimenti degli altri, ma non a farli propri, poichè se li riesce a recepire come propri non riuscirebbe ad aiutare l'interlocutore e rischierebbe di confondere i sentimenti degli altri con i propri e questo li renderebbe molto vulnerabili ed instabili.
CRISI EMPATICHE: una crisi empatica è rara da vedere, di solito gli empatici tendono sempre a mantenere il controllo di se stessi, non facendo trasparire il minimo sentimento verso qualsiasi persona, la crisi empatica li fa cadere in una sorta di ansia, visibile anche da una forte asma, crollo psicologico, lacrime, nelle crisi più gravi il soggetto empatico, si allontana da tutti e da tutto per riuscire a non confondere i sentimenti altrui con i propri, questo può accadere quando il sentimento della persona che ha contatto con l'empatico è così forte e violento da rendere le emozioni così reali e tangibili che l'empatico le confonde come proprie e non di altri. Per questo cerca di allontanarsi dagli altri, per riuscire a ritrovare il controllo delle proprie emozioni e cercare un modo per aiutare gli altri.
rashna