rimasta sola cerco
di non voltarmi.
Le mani tremano,
di nuovo, come la prima
volta, di nuovo
come ogni volta.
Silente una freccia
invisibile mi trapassa
il cuore spaccandolo
in infiniti pezzi,
in infinite lacrime
di sangue che stillano
in ogni parte di me;
della mia anima.
Il dolore è così intenso
che quasi non riesco a
camminare.
Fatico a non tornare
indietro, m'impongo
di continuare,
di non guardare.
Ciò che ho lasciato
non tornerà e presto
dimenticherà;
forte la tentazione
di riprendere i passi
ma la consapevlezza
del bene che ne avranno
mi costringe a camminare,
fino a che mi accascio
piangente a terra.
Indecisa resto in una
tenue speranza che non
lascia respiro.
rashna
pubblicata il 27/05/2006